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L'appeso o impiccato
La carta, ad un primo acchitto, può
sembrare una carta negativa ma c'è da dire che sempre così non è.
In senso generale essa indica la stasi momentanea, la sofferenza, questo è
vero, ma il tutto è mirato ad una crescita e ad una intima e graduale evoluzione. la
persona raffigurata, che sia essa appesa per il collo o per un piede a seconda del mazzo
di carte, si presenta sempre oscillante ad un ramo orizzontale sostenuto da uno verticale
a formare una simbolica croce.
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L'uomo raffigurato è
l'iniziato che deve dimostrare di essere capace di superate determinate e dure prove, di
essere in grado di sopportare il dolore fisico, di possedere forza e volontà per essere
degno di raggiungere una conoscenza assoluta e superiore.
L'appeso non ha quindi nulla a che vedere con una vera e propria
impiccagione e che la posizione che egli assume non lo conduce ad una morte fisica ma
bensì verso una trasformazione e verso la rinascita ad una nuova vita più consapevole.
Il suo capo è spesso raffigurato circondato da una aureola luminosa che sta
infatti a dimostrare l'elevata spiritualità del soggetto che lavora per divenire
perfetto.
Dalle sue tasche cadono delle monete e questo è un chiaro simbolo di
distacco da tutto ciò che è materiale.
Con le gambe intende formare un triangolo simbolo divino.
Vista sotto un aspetto materiale carta può anche significare sacrificio e
perdita ma, come abbiamo visto per la carta della ruota, tutto muta se l'uomo impone con
volontà un diverso ritmo alla sua vita. |